giovedì 21 luglio 2011

Google Plus tocca quota venti milioni e punta alle celebrità

Da zero a venti (milioni di utenti) in tre settimane. Google Plus, la nuova rete sociale made in Google, che punta a fare concorrenza a Facebook sta crescendo a un ritmo forsennato. Non sono dati ufficiali, ma si basano sulle stime effettuate da Paul Allen, fondatore del sito di geneologia Ancestry.com, che li ha ottenuti misurando l’incremento della presenza di persone con lo stesso cognome, all’interno di un campione scelto a caso, all’interno del network.

Il tasso di crescita dell’ultima settimana comunque essere leggermente inferiore rispetto a quello degli inizi, quando si registravano un milione di nuovi membri al giorno. “negli ultimi quattro giorni - ha spiegato Allen con un post proprio su Plus – ci sono stati in media soltanto 948.000 nuovi utenti e ieri (martedì, per chi legge n.d.r.) appena 763.000, con un tasso di crescita del 4,47 %, il più basso da quando, il 6 luglio, Google ha riaperto le iscrizioni.

Verò è che finora Mountain View non ha promosso in alcun modo la nuova creatura, dal punto di vista del marketing; le cose però potrebbero presto cambiare se rispondono a verità le voci, riportate dalla Cnn , che la Grande G si appresta a lanciare una campagna di “acquisizione” di Vip e celebrità, che dovrebbero aprire i loro profili su Plus, attirando ammiratori e dando nuovo impulso al network.

Prima però, Google deve mettere a punto un sistema per distinguere i profili autentici delle star, da quelli degli impostori. Già adesso, infatti, sono presenti su Plus parecchi nomi famosi, dal Lady Gaga a Justin Timberlake: si tratta però di pagine aperte da loro fan, che non hanno alcun titolo per comunicare a nome dei loro beniamini.

Alcune star, come l’attrice Alyssa Milano (conosciuta anche in Italia per essere una delle “streghe” dell’omonimo telefilm) hanno girato il problema comunicando via Twitter il link al loro vero profilo su G+, ma si tratta, appunto, di un escamotage. Secondo la Cnn, Google starebbe lavorando a un sistema di “profili verificati” simile a quello di Twitter, che contraddistingue con un bollino blu gli account autenticati.

La società non ha confermato né smentito le indiscrezioni, limitandosi a sottolineare come G Plus sia ancora in fase di rodaggio e sia destinato ad arricchirsi in futuro di numerose funzioni. Che si tratti di un prodotto ancora acerbo, è dimostrato anche da alcuni passi falsi, come quello che ha coinvolto l’attore William Shatner, (il capitano Kirk di Star Trekkiana memoria), il cui account, appena creato è stato cancellato da Google Plus per motivi non ben chiariti, salvo poi essere rispristinato immediatamente non appena i responsabili del sito si sono accorti della gaffe e del possibile danno di immagine che ne poteva derivare. 

Federico Guerrini per La Stampa

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